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Cos’è il Superbonus 110%? dal 2023 è diventato il 90%?

 

Il superbonus 90% è l’evoluzione di una misura di incentivazione introdotta dal D.L. “Rilancio” 19 maggio 2020, n. 34, che punta a rendere più efficienti e più sicure le nostre abitazioni. Il meccanismo prevede che gli interventi possano essere svolti anche a costo zero per il cittadino. Oggi con un contributo del 10%!
RICHIEDI UNA CONSULENZA Il Superbonus si suddivide in due tipologie di interventi: il Super Ecobonus agevola i lavori di efficientamento energetico; il Super Sismabonus incentiva quelli di adeguamento antisismico. L’incentivo consiste in una detrazione del 110% DAL 25 NOV 2022 del 90% che si applica sulle spese sostenute dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali e, per la parte di spesa sostenuta nell’anno 2023, in quattro quote annuali di pari importo. Per gli IACP (Istituti Autonomi Case Popolari) il limite temporale entro il quale è possibile detrarre le spese si estende fino al 31 dicembre 2023, prorogabili ulteriormente fino al 30 giugno 2023 qualora siano stato completati almeno il 60% dei lavori al 30 giugno 2023. Per i condomini, il limite temporale è esteso fino al 31 dicembre 2023 qualora siano stati completati almeno il 60% dei lavori al 30 giugno 2023.

Quali interventi si possono realizzare?

Per poter godere del Super Ecobonus è necessario effettuare almeno un intervento cosiddetto “trainante”. Gli interventi trainanti consistono nell’isolamento termico dell’involucro dell’edificio, che sia plurifamiliare o unifamiliare, nella sostituzione degli impianti termici con impianti centralizzati, nella sostituzione degli impianti termici su edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari site all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno.
Una volta eseguito almeno uno degli interventi trainanti, il beneficiario può decidere di effettuare anche gli interventi cosiddetti “trainati”, come la sostituzione degli infissi, le schermature solari, l’installazione di impianti fotovoltaici, dei sistemi di accumulo, delle colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, degli impianti di domotica, l’eliminazione delle barriere architettoniche per le persone portatrici di handicap in situazione di  gravità e per le persone con età superiore ai 65 anni, e molto altro. L’insieme di questi interventi (trainanti e trainati) deve comportare un miglioramento minimo di almeno due classi energetiche dell’edificio o dell’unità immobiliare sita all’interno di edifici plurifamiliari che sia funzionalmente indipendente e disponga di uno o più accessi autonomi dall’esterno.
Per quanto riguarda il Super Ecobonus, le persone fisiche possono svolgere i lavori su un massimo di due unità abitative, salvo gli interventi sulle parti comuni che sono sempre agevolabili, a prescindere dal numero di unità possedute.

Come posso richiedere il Superbonus 110%?

Per poter godere del Super Sismabonus è sufficiente eseguire un intervento di adeguamento antisismico, In questo caso, è possibile usufruire della detrazione al 90% anche per l’installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo .Sul Super Sismabonus invece non ci sono limiti sul numero delle abitazioni ristrutturabili. Per poter godere della detrazione del 90% l’edificio deve essere situato nelle zone sismiche 1,2,3.

Ma vediamo come è possibile ristrutturare casa gratuitamente! Il beneficiario può decidere di esercitare l’opzione dello sconto in fattura: l’impresa o le imprese che hanno effettuato i lavori applicano uno sconto fino al 100% del valore della fattura e il cittadino effettua così i lavori senza alcun esborso monetario.   L’impresa si vedrà in questo modo riconosciuto un credito d’imposta pari al 110% dell’ammontare dello sconto applicato, da utilizzare sempre in quote annuali di pari importo cinque (o in quattro per le spese sostenute nel 2022). Ad esempio, se il valore complessivo dei lavori è pari a 10.000€ e l’impresa decidesse di applicare uno sconto pari al 100% della fattura, si vedrà riconosciuto un credito di 11.000€.
Alternativamente, il contribuente può sempre sostenere direttamente il costo dei lavori e decidere poi se utilizzare la detrazione in compensazione per pagare meno tasse o cedere il credito d’imposta a terzi (istituti di credito compresi).
Questa misura crea un meccanismo virtuoso di mercato che offre benefici a tutti i soggetti coinvolti: il cittadino può ristrutturare casa gratuitamente, ridurre il costo delle bollette e valorizzare il proprio patrimonio immobiliare; l’impresa può aumentare il proprio fatturato grazie al maggior volume di lavori; lo Stato può rendere più efficienti e più sicure le abitazioni e sostenere l’aumento dell’occupazione e del reddito.
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Fotovoltaico incentivato al 90%
L’articolo 119, comma 5 del Decreto Rilancio ha introdotto un’eccezionale opportunità per coloro che sono interessati all’installazione dell’impianto fotovoltaico, ovvero la possibilità di godere dell’aliquota potenziata al 110%.
Per accedervi è necessario che l’installazione dell’impianto fotovoltaico avvenga congiuntamente alla realizzazione di uno degli interventi trainanti (cappotto termico o sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale) e che questi, assicurino il miglioramento di due classi energetiche dell’edificio.
Il meccanismo del Superbonus 110% prevede comunque una spesa massima di 48.000 euro e comunque nel limite di spesa di euro 2.400 per ogni kW di potenza nominale dell’impianto solare fotovoltaico, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo e in quattro quote annuali di pari importo per la parte di spesa sostenuta nell’anno 2022.
Sconto in fattura per il fotovoltaico: cos’è e come funziona
L’articolo 121 del Decreto Rilancio ha invece introdotto due nuove opzioni fiscali, oltre alla detrazione, sia nel caso di bonus 50% che di superbonus 90%
La cessione del credito;
Lo sconto in fattura.
La cessione del credito consiste nella possibilità per il contribuente che realizza i lavori aventi diritto alle detrazioni fiscali, di cedere a terzi la totalità del credito fiscale relativo alle spese sostenute.
Questi soggetti, come ad esempio banche o istituti di credito, potranno utilizzarlo in compensazione delle imposte dovute oppure cederlo a loro volta ad altri soggetti.
Per fare ciò, il contribuente, in quanto beneficiario della detrazione, deve inviare la comunicazione telematica all’Agenzia delle Entrate oppure affidarsi al proprio commercialista.

Tale comunicazione deve essere inviata entro il 16 marzo all’anno successivo a quello in cui sono stati eseguiti e lavori.
Lo sconto in fattura, invece, permette di realizzare i lavori liquidando il fornitore dell‘intervento con la restante parte esente dallo sconto, oppure senza versare alcunché (a seconda dall’intervento in questione). A sua volta, il fornitore potrà cedere o meno il credito alle banche o ad altri intermediari.
In questo caso è a carico del fornitore tutta la procedura relativa alla cessione del credito.

Ecco un esempio pratico:
Il contribuente decide di installare un impianto fotovoltaico del valore di 10.000,00 €, avente diritto al 50% di agevolazione fiscale. Anziché pagare subito l’intera somma e poi recuperare parte del contributo con la compensazione delle tasse in 10 anni, optando per lo sconto in fattura, il contribuente spenderà subito solo 5.000,00 € poiché il restante verrà anticipato dall’impresa, che a sua volta lo cederà a banche o simili.
Nel caso di Superbonus 110% si può optare per le due modalità, ovvero cessione del credito o sconto in fattura, per le spese sostenute negli anni 2020, 2021 e 2022, mentre per l’impianto fotovoltaico agevolato dall’aliquota al 50%, potranno esser utilizzate solo per le spese sostenute nel biennio 2020-2021.
Chi può accedere allo sconto in fattura per il fotovoltaico?
Possono accedere allo sconto in fattura per il fotovoltaico i condomini e le singole unità immobiliari adibite ad abitazione.
Lo sconto in fattura potrà essere richiesto solo dalle persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni.
È importante sottolineare che il fornitore dell’intervento può scegliere se concedere oppure no il servizio di sconto in fattura, per questo consigliamo fortemente di verificare tale disponibilità prima di procedere con l’inizio dei lavori.
Sconto in fattura per il fotovoltaico: perché conviene
Optando per lo sconto in fattura il contribuente può installare l’impianto fotovoltaico godendo subito di uno sconto immediato in fattura del 50%, perfino gratis nel caso di Superbonus 110%.
Questo rappresenta senza dubbi un vantaggio notevole per il contribuente che può beneficiare subito dell’agevolazione fiscale senza attendere i canonici dieci anni di detrazione fiscale e senza dover neppure preoccuparsi delle pratiche necessarie.
Inoltre, per le persone incapienti rappresenta l’unica soluzione per sostenere l’intervento.
Tuttavia, occorre precisare che l’operazione dello sconto in fattura potrebbe avere un costo, mi spiego meglio.
Optando per la detrazione fiscale il contribuente detrae la totalità del credito spettante, viceversa il fornitore dello sconto in fattura potrebbe applicare un piccolo contributo aggiuntivo a copertura delle spese finanziarie dell’operazione, oppure rincarare il costo finale della fornitura per ricavare un ulteriore guadagno.
In ogni caso si tratterebbe comunque di un piccolo onere, che garantirebbe invece al contribuente di ottenere l’impianto fotovoltaico scontato subito in fattura, senza preoccupazioni e senza rischi.

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